Cos’è l’adultizzazione infantile e chi è il bambino adultizzato, di cosa si tratta e quali sono i suoi rischi.
Spesso a molti adulti non è stato concesso di vivere pienamente la loro infanzia. I bambini possono trovarsi nella condizione di adultizzazione infantile, ovvero vivere secondo delle modalità tipicamente mature, assumendo degli atteggiamenti e dei comportamenti che vanno oltre la sfera tipicamente infantile.
Cos’è l’adultizzazione infantile e chi è il bambino adultizzato?
L’adultizzazione infantile è il fenomeno secondo cui i bambini e gli adolescenti sono esposti a responsabilità e compiti che di solito sono riservati agli adulti, spesso a causa di circostanze difficili o di carenze nell’ambiente familiare o sociale. Il bambino adultizzato è chiamato a prendersi cura, ad esempio, di fratelli più piccoli o anche dei propri genitori. Solitamente affronta problemi emotivi o psicologici senza il supporto adeguato, causando smarrimento, Disturbi d’Ansia e responsabilizzazione eccessiva.
Quali conseguenze può avere l’adultizzazione?
La adultizzazione infantile può avere gravi conseguenze sul benessere psicologico e psicofisico dei bambini e degli adolescenti. Può infatti limitare la capacità di godersi momenti tipici dell’infanzia e dell’adolescenza, interferendo con lo sviluppo emotivo, sociale e cognitivo. Inoltre, può portare a un aumento delle responsabilità e dello stress, nonché a una maggiore probabilità di sviluppare problemi come ansia, disturbi psicosomatici e depressione.
Le conseguenze di questo fenomeno sono varie: dal diventare degli adulti “troppo” indipendenti e autonomi, con delle difficoltà a fidarsi del prossimo ad avere delle difficoltà nel riconoscere i propri limiti o non saperli imporre agli altri; o ancora difficoltà nel riconoscere le proprie esigenze e mettersi al primo posto e sentirsi sempre responsabili verso i propri genitori, sentendosi in colpa se il loro compito genitoriale dovesse venire meno.
Gli atti tipici di un bambino adultizzato
L’adultizzazione infantile si presenta come un capovolgimento dei ruoli nella coppia genitore-figli, tale per cui il genitore diventa il bambino e, viceversa, il bambino diventa il genitore: il piccolo è quindi costretto a non seguire le normali tappe di sviluppo ritrovandosi invece a dover accudire, consolare o anche rimproverare il proprio genitore.
Una comunicazione da pari con gli adulti, una contrattazione delle regole e delle norme di vita con i genitori e un addossarsi responsabilità che vanno oltre le proprie capacità, sono solo alcuni dei comportamenti tipicamente adultizzati che è possibile osservare in questi bambini. I motivi invece che possono portare a tale atteggiamento sono vari, come la presenza di uno o più genitori con gravi patologie, o per necessità economiche anche per negligenza e/o incapacità nello svolgere un ruolo genitoriale da parte degli adulti.
Infantilizzazione adulta: quando gli adulti si comportano da bambini
L’infantilizzazione adulta è il fenomeno opposto all’adultizzazione infantile, ma con conseguenze altrettanto rilevanti. Si verifica quando un adulto, a causa di fattori psicologici, sociali o ambientali, manifesta comportamenti e atteggiamenti tipicamente associati ai bambini. Questo fenomeno può avere un impatto significativo sulla vita dell’individuo coinvolto e sulla sua interazione con il mondo circostante.
Gli adulti infantilizzati sono spesso il risultato di una infanzia in cui non hanno avuto l’opportunità di sviluppare adeguatamente le proprie capacità di autonomia e di affrontare i compiti tipici dell’infanzia. Questo può derivare da un eccesso di protezione da parte dei genitori, da traumi o difficoltà nell’infanzia, o da un ambiente sociale che favorisce un’immaturità prolungata.
Gli adulti, che manifestano comportamenti infantili, possono avere difficoltà a gestire le responsabilità quotidiane, a mantenere relazioni interpersonali sane e a prendere decisioni mature. Possono mostrare una dipendenza emotiva da figure di autorità, oltre a una scarsa capacità di affrontare lo stress e le sfide della vita adulta. In special modo, gli adulti infantilizzati, divenuti poi genitori, promuovono nei loro figli una responsabilizzazione eccessiva, suscitando atteggiamenti di cura nei loro stessi confronti.
Prevenzione e affronto dell’infantilizzazione adulta
Per prevenire e affrontare l’infantilizzazione adulta, è importante prendere misure concrete. La ricerca di supporto professionale, come la consulenza psicologica, può essere estremamente utile per individuare le cause profonde del comportamento infantile e sviluppare strategie per il cambiamento. Inoltre, è essenziale sviluppare la consapevolezza delle dinamiche familiari e sociali che possono contribuire a questo fenomeno. Gli adulti infantilizzati devono impegnarsi attivamente a sviluppare la maturità emotiva, imparando a prendere decisioni mature e ad affrontare le sfide della vita adulta con fiducia. Inoltre, promuovere relazioni basate sulla comunicazione aperta e la condivisione delle emozioni può aiutare a contrastare l’infantilizzazione adulta e favorire uno sviluppo equilibrato.
Come prevenire l’adultizzazione infantile?
Per prevenire la adultizzazione infantile, è importante che i bambini e gli adolescenti abbiano accesso a un ambiente sicuro e stabile in cui poter crescere e vivere secondo le proprie fasi di sviluppo. Questo presuppone quindi la presenza di adulti responsabili che li aiutino a gestire le loro responsabilità e li sostengano nel superare le sfide della vita con modalità rassicuranti.
È fondamentale che i bambini e gli adolescenti abbiano accesso a opportunità di gioco e di apprendimento che li aiutino a sviluppare le loro capacità e interessi, e che abbiano la possibilità di esplorare il mondo in modo sicuro e protetto. Per far sì che ciò accada è importante che siano forniti supporti adeguati ai genitori e agli altri adulti che si prendono cura dei bambini, in modo che possano offrire un ambiente stabile e sicuro per lo sviluppo dei piccoli.
3 risposte a “L’adultizzazione infantile: cos’è e cosa comporta”