L’incapacità di essere empatici | Analisi del film “Midsommar – Il villaggio dei dannati”

Midsommar - Il villaggio dei dannati

Ari Aster, il visionario regista statunitense noto per la sua capacità di turbare e affascinare contemporaneamente, propone nel 2019, dopo il successo critico e di pubblico di Hereditary – Le radici del male, Midsommar – Il villaggio dei dannati, un’opera cinematografica che si dipana con una narrazione inquietante quanto magnifica sotto il sole abbacinante e quasi innaturale della Svezia.

Il film si distingue immediatamente e in modo indelebile per un’estetica impeccabile e inconfondibile, dove colori splendenti e vivaci, dominano ogni inquadratura, creando un netto e profondamente disturbante contrasto con le atmosfere cupe e opprimenti del genere horror. La pellicola non si limita affatto a spaventare superficialmente, ma scava con coraggio e precisione a fondo nei temi complessi dell’empatia, della sua mancanza, e del dolore condiviso, avvolgendo lo spettatore in un vortice crescente di angoscia palpabile e scene potentemente intrise di sangue, elementi grafici e psicologici che definiscono lo stile unico e autoriale di Ari Aster. Si configura come una disamina quasi antropologica della difficoltà umana nel connettersi veramente e delle conseguenze devastanti, sia individuali che collettive, quando questa connessione emotiva autentica viene a mancare o viene corrotta. Leggi tutto “L’incapacità di essere empatici | Analisi del film “Midsommar – Il villaggio dei dannati””

Psicologia del sonno: come migliorare la qualità del riposo per ridurre ansia e stress

psicologia del sonno

La psicologia del sonno studia come il riposo notturno influenzi la nostra salute psicologica e il benessere generale. Il sonno svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio mentale. Recenti studi evidenziano un legame diretto tra la qualità del sonno e la capacità di gestire condizioni comuni come ansia e stress.

La ricerca approfondita di Matthew Walker, neuroscienziato e autore del celebre libro “Why We Sleep” (titolo italiano: “Perché dormiamo: poteri e segreti del sonno per una vita sana e felice”), sottolinea come, un sonno insufficiente o disturbato, possa peggiorare l’umore, ma alterare anche le nostre capacità cognitive.

Il legame indissolubile tra psicologia del sonno e salute mentale

Il sonno è un bisogno fisiologico primario, eppure molti faticano a ottenere un riposo ristoratore. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa un terzo della popolazione mondiale non dorme a sufficienza. Questo fenomeno ha implicazioni significative per la salute mentale.

La mancanza cronica di sonno amplifica le risposte emotive negative. Quando siamo privati del sonno, l’amigdala, il centro emotivo del cervello, diventa iperattiva, rendendoci più suscettibili a stati ansiosi e reazioni esagerate allo stress. La scienza del sonno dimostra che dormire poco riduce la capacità della corteccia prefrontale di regolare le emozioni, portando a maggiore irritabilità e preoccupazione.

Dati e statistiche sui disturbi del sonno in italia

In Italia, i disturbi del sonno sono un problema diffuso. Si stima che circa 12 milioni di persone soffrano di difficoltà legate al riposo, spesso correlate a livelli elevati di stress e ansia. Un’indagine condotta dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) ha rivelato che il 25% degli adulti italiani sperimenta insonnia cronica o transitoria, condizioni che impattano pesantemente sulla qualità della vita e sul benessere psicologico.

La psicologia del sonno chiarisce che il riposo notturno è essenziale per la regolazione emotiva. Durante il sonno, in particolare nelle fasi REM, il cervello elabora attivamente le esperienze emotive vissute durante il giorno.

Il ruolo delle fasi REM nella gestione delle emozioni e dell’ansia

Durante le fasi di sonno REM (Rapid Eye Movement), il cervello lavora per consolidare i ricordi e, cosa importante, per “smorzare” la carica emotiva associata agli eventi stressanti. Questo processo aiuta a elaborare le esperienze negative, contribuendo a una migliore gestione delle emozioni il giorno successivo. Una revisione pubblicata sulla rivista Annual Review of Clinical Psychology ha evidenziato che la carenza di sonno, e in particolare di sonno REM, può compromettere seriamente le capacità di regolazione emotiva, aumentando la vulnerabilità a disturbi d’ansia e depressione.

Strategie pratiche basate sulla psicologia del sonno per migliorare il riposo

Migliorare la qualità del sonno è un passo concreto per prendersi cura del proprio benessere psicologico. Adottare buone pratiche di igiene del sonno può fare una grande differenza. Ecco alcune strategie basate su evidenze scientifiche per favorire un sonno rigenerante e ridurre ansia e stress:

  • Stabilire una routine del sonno coerente per regolare l’orologio biologico

Andare a letto e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei fine settimana, aiuta a sincronizzare il ciclo sonno-veglia interno (ritmo circadiano). La National Sleep Foundation suggerisce che una routine di sonno coerente può migliorare significativamente l’efficienza del sonno e la sensazione di riposo al mattino.

  • Creare un ambiente ottimale per favorire un sonno ristoratore

La camera da letto dovrebbe essere un santuario dedicato al riposo. Per promuovere un sonno sano, è consigliabile mantenere la stanza fresca (idealmente tra i 16 e i 20 gradi Celsius), buia e silenziosa. L’uso di tende oscuranti e tappi per le orecchie può essere utile. Numerosi studi hanno dimostrato che un ambiente di sonno ottimale migliora la qualità del sonno percepita e oggettiva.

  • Limitare l’esposizione alla luce blu prima di dormire per proteggere la melatonina

La luce blu emessa da smartphone, tablet e computer sopprime la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. È raccomandato evitare l’uso di questi dispositivi elettronici per almeno un’ora prima di coricarsi. Si consiglia, infatti, di ridurre l’esposizione serale a schermi luminosi per facilitare l’addormentamento e migliorare la qualità del riposo.

  • Adottare tecniche di rilassamento per contrastare l’insonnia da stress

Praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o il Training Autogeno può aiutare a calmare la mente, ridurre la tensione nervosa e preparare il corpo al sonno. Un’analisi di diversi studi ha evidenziato che la meditazione mindfulness, in particolare, può essere efficace nel migliorare la qualità del sonno, specialmente in persone che soffrono di ansia o insonnia legata allo stress. Potresti trovare utile leggere di più sulle tecniche di rilassamento.

  • Benefici dell’attività fisica regolare sulla qualità del sonno

L’esercizio fisico praticato regolarmente, preferibilmente al mattino o nel primo pomeriggio, contribuisce a migliorare il sonno. L’attività fisica aiuta a regolare l’umore e a ridurre lo stress, fattori che influenzano direttamente il riposo notturno, dimostrando una correlazione positiva tra attività fisica moderata e un sonno più profondo e meno interrotto.

Psicologia del sonno: quando consultare un esperto?

Sebbene le strategie di auto-aiuto siano spesso efficaci, ci sono situazioni in cui è opportuno cercare un supporto professionale. Se i problemi di sonno persistono per più di qualche settimana, causano disagio significativo durante il giorno (stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità) o se sospetti un disturbo del sonno specifico (come apnee notturne o sindrome delle gambe senza riposo), è importante consultare il proprio medico o uno specialista in medicina del sonno o uno psicologo esperto in psicologia del sonno. Questi professionisti possono diagnosticare accuratamente il problema e consigliare trattamenti mirati, come la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I), considerata il trattamento d’elezione per l’insonnia cronica.

Investire nella psicologia del sonno per un maggiore benessere

La qualità del sonno è essenziale per la salute mentale e fisica. Comprendere i principi della psicologia del sonno e applicare strategie mirate per migliorare il riposo rappresenta un investimento prezioso per la propria salute. Dedicare tempo e attenzione a ottimizzare le abitudini del sonno non solo contribuisce a ridurre i livelli di ansia e stress, ma promuove anche una vita più energica, equilibrata e produttiva. Il sonno è la leva più potente che abbiamo per resettare la salute del nostro cervello e del nostro corpo. Fare del buon sonno una priorità è un passo fondamentale verso il raggiungimento e il mantenimento del benessere psicologico a lungo termine.

 

Fonte immagine:
Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/it-it/foto/foto-di-sleeping-man-3771069/

Bibliografia:
Goldstein AN, Walker MP. The role of sleep in emotional brain function. Annu Rev Clin Psychol. 2014;10:679-708. doi: 10.1146/annurev-clinpsy-032813-153716. Epub 2014 Jan 31. PMID: 24499013; PMCID: PMC4286245.

La comunicazione assertiva: un percorso verso relazioni più sane

comunicazione assertiva

In un mondo dove la capacità di comunicare efficacemente rappresenta una colonna portante sia nelle relazioni personali che professionali, la comunicazione assertiva emerge come una competenza fondamentale. Questa abilità comunicativa è essenziale per ridurre incomprensioni, appianare la gestione dei conflitti e navigare le interazioni quotidiane con maggiore serenità.

Quante volte ci siamo trovati a desiderare di poter esprimere un rifiuto, un semplice “no”, senza essere sopraffatti dal senso di colpa? O di manifestare i nostri pensieri, i nostri bisogni personali, senza cadere nella trappola dell’aggressività o della passività remissiva? La comunicazione assertiva offre proprio quella via equilibrata, un metodo per comunicare desideri e necessità nel pieno rispetto di sé e degli altri, costruendo ponti invece che muri. Leggi tutto “La comunicazione assertiva: un percorso verso relazioni più sane”

Psicologia della Motivazione: strategie per il successo personale e professionale

come accrescere la motivazione

La motivazione è una forza propulsiva che alimenta le nostre azioni, spingendoci verso il conseguimento dei nostri obiettivi, tanto nella sfera personale quanto in quella professionale. Molti si interrogano sul perché alcuni individui riescano a mantenere un elevato livello di determinazione, mentre altri, pur desiderando ardentemente il successo, faticano a trovare e conservare la spinta motivazionale necessaria.

Ma qual è il segreto per coltivare e preservare una motivazione intrinseca duratura? Quali sono le strategie più efficaci per superare gli intoppi e resistere alla tentazione di una gratificazione immediata? La risposta, come vedremo, risiede nel nostro modo di interpretare le difficoltà, nella nostra capacità di autoefficacia e nel nostro approccio alla gestione delle emozioni e delle aspettative. La *motivazione* non è un’entità monolitica, ma un complesso intreccio di fattori psicologici e ambientali.

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L’adolescenza e i suoi importanti cambiamenti

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L’adolescenza è una fase significativa della vita, caratterizzata da trasformazioni decisive in ambito fisico, cognitivo ed emotivo. Questi cambiamenti, se non ben compresi, possono risultare sfidanti sia per coloro che li vivono, sia per gli adulti che li circondano. Si tratta di un periodo delicato, denso di mutamenti e disorientamento.

Durante l’adolescenza, gli individui attraversano il passaggio dall’infanzia all’età adulta, accompagnati da una tempesta emotiva che è accentuata da cambiamenti ormonali e neurologici. Le sfide emozionali di questo periodo includono la gestione di nuove emozioni, l’affrontare il desiderio di indipendenza e l’inserimento in un contesto sociale più vasto, in cui il ruolo dei coetanei diventa sempre più rilevante. Leggi tutto “L’adolescenza e i suoi importanti cambiamenti”