Pensieri intrusivi: come gestirli

Ti è mai capitato di avere un pensiero che proprio non volevi? Sai, quei pensieri che spuntano dal nulla e ti domandi “Ma da dove è venuto?”. Beh, non sei solo. Questi piccoli intrusi mentali hanno un nome ben specifico: si tratta dei pensieri intrusivi. E capitano a tutti!

Il cervello umano è in perenne funzione: le Persone pensano molto e molto velocemente. Se solo ponessimo l’attenzione ad ogni singolo pensiero, anche il più piccolo e insignificante, che possiamo fare in un giorno ne perderemmo subito il conto. La maggior parte di questi sono utili e affini alla realtà, altre volte però possono essere particolari o anche disfunzionali. Spesso questi insorgono rapidamente e sono accompagnati da altri pensieri irrazionali, un po’ come se fosse una sorta di cascata. Spesso prendono il sopravvento e ci lasciano sconcertati.

In questo articolo vedremo come riconoscere questi pensieri e, soprattutto, come fare amicizia con loro (o almeno come non farsi prendere dal panico quando si presentano).

Cosa sono questi pensieri intrusivi?

Immagina la tua mente come un fiume di pensieri. La maggior parte scorre tranquillamente, ma ogni tanto può arrivare un pensiero che non c’entra nulla con quello che stavi facendo. Magari stai eri al supermercato e all’improvviso ti viene in mente una scena imbarazzante di anni fa. Oppure stai coccolando il tuo gatto e ti passa per la testa l’idea di lanciarlo dalla finestra (tranquillo, non lo faresti mai!). Ecco, questi sono i pensieri intrusivi.

La cosa buffa? Spesso questi pensieri sono l’esatto opposto di chi siamo. Potresti essere la persona più pacifica del mondo e avere pensieri violenti. Non preoccuparti, non significa che sei segretamente un criminale. È solo il tuo cervello che fa… beh, cose da cervello.

Più la persona inizia a soffermarsi su questi pensieri però, più carichiamo questo pensiero di realtà. Una delle convinzioni umane più radicate è che ogni tipo di pensiero sia reale, ma se inizio a pensare ad un unicorno su dei pattini a rotelle e con un sombrero, non significa necessariamente che esista!

I pensieri intrusivi sono definiti in psicologia come degli eventi cognitivi indesiderati, ricorrenti e spesso irrazionali. Solitamente, per via della loro mole, sono associati ad effetti negativi, specialmente stati d’ansia

Perché sono così difficili da mandare via?

Hai presente quando qualcuno ti dice di non pensare a una specifica cosa, ad esempio un elefante rosa? Cosa succede? Esatto, pensi immediatamente a un elefante rosa! Con i pensieri intrusivi funziona più o meno così. Più cerchi di non pensarci, più ci pensi

Anche se questi pensieri possono essere fastidiosi, non sono pericolosi. Non ti definiscono come persona e non significano che c’è qualcosa che non va in te. Sono solo pensieri. Come nuvole che passano nel cielo della tua mente. A volte sono carine, a volte sono nuvoloni neri, ma alla fine passano tutte.

Come capire se hai a che fare con un pensiero intrusivo?

Ma come si fa a sapere se quello che hai in testa è un pensiero intrusivo? Ecco alcuni indizi:

  1. I pensieri intrusivi spesso arrivano come un fulmine a ciel sereno: stavi pensando al pranzo e all’improvviso arriva un pensiero completamente diverso;
  2. Portano con loro sensazioni di disagio: ansia, senso di colpa, vulnerabilità o sopraffazione fanno spesso da contorno;
  3. Non hanno senso con quello che stavi facendo: tipo pensare di urlare durante una riunione tranquilla;
  4. Continuano a tornare: più vogliamo liberarci di questi pensieri, più quei pensieri tendono a tornare e spesso sono accompagnati da altri pensieri, sempre più intensi. Un po’ come se fosse una cascata di pensieri e un po’ come quel tormentone estivo che non riesci a toglierti dalla testa.

A volte, questi pensieri possono diventare un po’ più che intrusivi. Li chiamiamo pensieri ossessivi. È come se il tuo cervello fosse bloccato su un disco rotto, ripetendo lo stesso pensiero ancora e ancora. Se ti accorgi che questi pensieri iniziano a interferire con la tua vita quotidiana, come non riuscire a concentrarti al lavoro o non goderti più le cose che ami, potrebbe essere il momento di chiedere una mano a un esperto.

Il DOC: quando i pensieri diventano un po’ troppo invadenti

Nel Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è come se i pensieri intrusivi mettessero il turbo: le persone con DOC non solo hanno questi pensieri fastidiosi, ma sentono anche il bisogno di agire in determinati, ovvero di mettere in atto delle compulsioni, per cercare di farli andare via.

Immagina di avere il dubbio di aver chiuso il gas a casa prima di uscire. La maggior parte di noi controllerebbe una volta e poi andrebbe avanti. Chi soffre di DOC, oltre a sentirsi pervadere da ansia, potrebbe sentirsi costretto a controllare dieci, venti volte, anche se sa che probabilmente è tutto a posto.

Ma attenzione! Avere pensieri intrusivi non significa automaticamente avere il DOC. È un po’ come dire che avere il raffreddore non significa avere la polmonite. Il DOC è una condizione specifica che viene diagnosticata da un professionista. Se pensi che i tuoi pensieri stiano davvero prendendo il controllo della tua vita, non c’è niente di male nel parlarne con un esperto. Ci sono trattamenti efficaci che possono aiutare!

Come fare amicizia (o almeno una tregua) con i tuoi pensieri

Cosa puoi fare quindi con questi pensieri intrusivi? Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarti:

  1. L’approccio “nuvola che passa“: invece di lottare contro il pensiero, prova a osservarlo come se fosse una nuvola nel cielo. Notalo, poni l’attenzione sulle sensazioni che porta con sé e quali emozioni suscita e poi lascialo passare. Non devi per forza interagirci;
  2. La tecnica del “grazie, cervello“: quando arriva un pensiero intruso, prova a dire “Grazie per questa informazione, cervello!” e poi continua con quello che stavi facendo;
  3. Il metodo “detective dei pensieri“: sfida i tuoi pensieri! Se pensi “Sono un disastro totale”, chiediti: “È vero? Ho delle prove? Cosa direbbe un mio amico?”. Spesso, mettere in discussione questi pensieri può aiutare a ridimensionarli;
  4. L’arte di distrarsi: a volte, la cosa migliore è semplicemente cambiare attività. Fai una passeggiata, chiama un amico, guarda un video divertente. Dai al tuo cervello qualcos’altro su cui concentrarsi.

Ricorda, gestire i pensieri intrusivi è un po’ come imparare a ballare: all’inizio potresti pestare qualche piede, ma con la pratica diventerai sempre più bravo.

La cosa più importante? Sii gentile con te stesso. Avere questi pensieri non ti rende una persona cattiva o “matta”. Sei solo umano, con un cervello umano che ogni tanto fa cose umane, per quanto possano sembrare strane. E sai una cosa? Va bene così.

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