Come diventare psicologo: formazione e primi passi

Se ti affascina l’idea di esplorare la mente umana, aiutare gli altri a superare i propri problemi o comprendere meglio i complessi meccanismi della mente umana? Allora una carriera da psicologo potrebbe essere la scelta giusta per te. Ma come diventare psicologo? In questo articolo affronteremo insieme i dettagli del percorso e le diverse opportunità di carriera in questo affascinante campo.

Esploreremo i diversi percorsi accademici per diventare psicologo in Italia. Vedremo insieme il percorso a partire dagli studi universitari, fino a conoscere le diverse specializzazioni in psicologia e le diverse opportunità di carriera disponibili in ciascun settore. Se sei pronto per iniziare questa avventura stimolante, continua a leggere!

Qual è il percorso di studi per diventare psicologo?

Prima di tutto, mettiti comodo perché c’è da studiare un bel po’! Il percorso per diventare psicologo richiede una formazione universitaria di base. Per iniziare, è necessario intraprendere un corso di laurea triennale, per poi proseguire con una laurea magistrale in Psicologia presso un’università riconosciuta.

Il corso triennale, meglio definito come Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (classe L-24), si compone di diverse tipologie di esami che daranno la base fondamentale per il proseguimento degli studi. imparerai le basi di tutto, dalla psicologia dello sviluppo alla psicopatologia. Se si decide di proseguire bisogna affrontare il biennio del corso di Laurea Magistrale (classe LM-51): questi si differenziano tra corsi di psicologia clinica, psicologia del lavoro o psicologia dei processi cognitivi, a seconda degli interessi e delle aspirazioni personali. Ti piace l’idea di lavorare con i bambini? Psicologia dello sviluppo potrebbe fare al caso tuo. Preferisci l’ambiente aziendale? Dai un’occhiata al corso di psicologia del lavoro!

Ricorda: questa scelta porrà le basi per il tuo futuro, ma non è certamente vincolante!

E dopo la laurea: il tirocinio e l’esame di Stato

Pensavi di aver finito con gli esami? Invece no! Prima, dopo la laurea ti aspetta un anno di tirocinio, una sorta di apprendistato utile per imparare sul campo, vedendo come funziona davvero la professione. Dal 2021 è stata però approvata la legge 163/2021 che ha introdotto la laurea abilitante per la Laurea Magistrale in Psicologia (la LM-51 per intenderci), trasformando così il tirocinio da attività post-laurea ad attività curricolare da svolgere quindi durante il percorso formativo stesso. Nella pratica, questo si traduce in un Tirocinio Pratico Valutativo (TPV) e prevede una Prova Pratica Valutativa (PPV) che si affianca all’esame di laurea finale, oltre che ad una riduzione del tirocinio da 1000 ore a 750 ore complessive.

E poi? Rullo di tamburi,ecco il boss finale temuto da tutti i futuri psicologi: l’Esame di Stato! L’esame si tiene due volte l’anno (una sessione estiva e una invernale). Quest’anno le sessioni ci saranno il 25 luglio 2024 e il 14 novembre 2024. Questo passo ti consentirà di poterti iscrivere all’Ordine degli Psicologi della propria regione (Campania, Lazio, Toscana, ecc.). L’iscrizione all’Ordine è obbligatoria per l’esercizio della professione di psicologo.

L’iter, quindi, per diventare psicologo si può riassumere in questi specifici step:

  1. Percorso universitario;
  2. Tirocinio professionalizzante;
  3. Esame di Stato;
  4. Iscrizione all’Albo degli Psicologi.

Le maggiori specializzazioni in psicologia

Ora che sei ufficialmente uno psicologo, è il momento di decidere in quale campo vuoi brillare. Le possibilità sono tante:

  • Psicologia clinica: per chi vuole aiutare le persone ad affrontare le proprie problematiche psicologiche, offrendo sostegno e terapia ai pazienti;
  • Neuropsicologia: se ti affascina il cervello e come influenza il nostro comportamento, si concentra sullo studio delle relazioni tra il cervello e il comportamento umano;
  • Psicologia dello sviluppo: perfetta per chi ama lavorare con bambini e adolescenti, ma soprattutto per erogare servizi per la promozione del benessere della Persona nelle varie fasi dello sviluppo;
  • Psicologia forense: per chi sogna di lavorare nel campo della giustizia, quindi opera in campo penale e ricopre il ruolo di consulente tecnico di parte o d’ufficio;
  • Psicologia organizzativa: ideale per chi vuole lavorare nell’ambiente lavorativo delle aziende, studiando la gestione delle risorse umane e il benessere dei dipendenti;
  • Psicologia sociale: ideale per chi vuole creare servizi per la promozione del benessere della persona, dei gruppi, della comunità, in contesti pubblici e privati;
  • Psicologia scolastica: si concentra sulla comprensione e sul supporto delle esigenze degli studenti in un contesto scolastico, consente di aiutare gli studenti a superare le difficoltà scolastiche, a gestire lo stress e le emozioni negative e a sviluppare strategie di apprendimento efficaci.

Pratica professionale in psicologia: come muovere i primi passi

Muovere i primi passi verso la pratica professionale in psicologia richiede una serie di passaggi fondamentali, spesso anche difficili. La libera professione è un campo incerto e io, in tutta onestà, non ho ancora trovato la quadra definitiva, quindi il mio intento con questo piccolo paragrafo è semplicemente quello di darti quelle tips che per me sono risultate funzionali. Nella libera professione ci possono essere momenti molto proficui e altri meno: il primo passo credo sia proprio accettare questa “incertezza”. Quello che però risulta funzionale è sicuramente avere approccio misto: dal punto di vista della comunicazione, deve essere il più settoriale possibile. I tuttologi non sono utili a nessuno: trova il tuo settore e il tuo target e dedicati con impegno ad esso. Fondamentali sono anche i social: Google, Instagram e Facebook possono diventare le tue vetrine, il mezzo principale per farti notare. Anche il passaparola è fondamentale: crea la tua rete sul territorio attraverso collaborazioni con altri professionisti, non solo colleghi psicologi ma anche medici di base, pediatri o anche nutrizionisti. La promozione sul territorio, come ad esempio attraverso eventi aperti al pubblico, è un passo fondamentale per farti conoscere dal tuo target.

Il successo nel nostro settore è il risultato di vari fattori, una via predefinita e netta non credo ci sia! Ma le possibilità sono infinite: fare il primo passo è il più complicato, ma una volta compiuto un passo, l’altro seguirà.

Non dimenticare però che l’apprendimento non finisce mai! Dovrai continuare a formarti e aggiornarti: la professione dello psicologo rientra tra le figure sanitarie, il quale ha l’obbligo di curare la propria formazione e competenza professionale nell’interesse della salute individuale e collettiva. È possibile maturare gli ECM, acronimo di Educazione Continua in Medicina, attraverso corsi in presenza o a distanza organizzati da specifici provider e ordini professionali. È una sorta di aggiornamento del sistema operativo: ti mantiene al passo con le ultime novità nel campo della psicologia.

E tu sei pronto per diventare psicologo?

Le prospettive di carriera come psicologo sono molteplici e variegate, offrendo la possibilità di trovare un ruolo che sia in linea con le proprie passioni e interessi personali. Diventare psicologo richiede impegno, dedizione e tanta, tanta passione. Ma se ami davvero l’idea di aiutare gli altri a comprendere se stessi e a superare le proprie difficoltà, allora ne varrà assolutamente la pena!

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